La signora Maria e il condominio
Vivo in condominio da ormai 50 anni, sono una vecchia signora con i capelli bianchi e credetemi ne ho viste tante!
Nel mio palazzo ci sono quasi nata, nel senso che i miei genitori si sono trasferiti qui nel primo dopoguerra, che io ero ancora in fasce.
Ho visto passare famiglie, crescere bambini che ormai sono uomini e donne, ho visto la società trasformarsi e anche il vivere assieme è cambiato.
Una volta, in condominio, si era come una grande famiglia, molti condomini arrivavano dalla campagna e l’approccio con questa nuova realtà era veramente spiazzante. Avere il bagno in casa, l’acqua corrente, il vano scale illuminato con il timer…. Era tutto così nuovo. Ci si conosceva tutti, i bambini giocavano assieme in cortile e non passava giorno che qualche ginocchio non si sbucciasse sulla ghiaia. Nei cortili c’erano pochissime macchine parcheggiate, le signore stendevano il bucato sugli stenditoi tendendo i fili con dei supporti in legno perché il peso non facesse toccare terra alla biancheria.
Nelle cantine, le signore lavavano i panni e cuocevano la passata di pomodoro, spesso quando ero giovane aiutavo il babbo a imbottigliare il vino che andavamo a prendere dal contadino in grandi damigiane, lo travasavamo in bottiglie scure e con una buffa macchinetta mettevamo i tappi in sughero. Gli uomini si adoperavano per la piccola manutenzione, la cura del giardino e lo sgombero della neve, le donne chiacchieravano lungo le scale facendo un po’ di sano gossip sulle vicende del quartiere.
L’amministrazione era curata da mio marito, che facendo l’impiegato un po’ se ne intendeva, organizzavamo le assemblee nel salotto buono con la moquette per terra e io offrivo biscotti e caffè.
Quante cose sono cambiate! C’era sicuramente meno tecnologia, i bilanci erano scritti a mano e fotocopiati nella cartoleria sotto casa, ma tutti avevano cura del bene comune, stavano attenti a non danneggiare le scale e a mantenere pulito.
Non era mica tutto rose e fiori, quando si litigava erano guai e urli, ma poi tutto tornava come prima, perché le famiglie vivevano per intere generazioni nello stesso appartamento e non ci si poteva permettere di fare brutta figura o di mantenere musi lunghi.
Oggi, che sono nonna e abito ancora qui, il condominio è tanto cambiato, abbiamo un amministratore professionista, la ditta di pulizie e il giardiniere. Incontro per le scale sconosciuti che nemmeno mi salutano e in cantina, a parte qualche scarafaggio, non ci sono più uomini che imbottigliano o ciappinano (come si dice dalle mie parti) per riparare qualche cosa.
Io però tengo botta, tengo tutto sotto controllo e cerco di restare sempre aggiornata con la tecnologia, mi sono fatta aprire la mail da mia figlia e ho perfino lo SPID!
Anche se le cose cambiano cerco di fare come ho sempre fatto, non nego a nessuno un saluto, un sorriso o una proposta di aiuto, in fondo in questo condominio ci sono quasi nata.