Il decoro dell’edificio
Il decoro architettonico rappresenta l’armonia estetica di un edificio. Il decoro dell’edificio invece è un concetto più esteso che attiene non solo all’estetica, ma a tutti i comportamenti che influiscono sull’immagine esteriore del condominio. In ambito condominiale è essenziale mantenere l’integrità visiva e strutturale dell’intero complesso.
Ogni modifica, pur apparentemente insignificante, sulla facciata di un edificio che ne possa compromettere il decoro, deve essere sottoposta all’approvazione dell’assemblea condominiale. Le norme per la tutela del decoro dell’edificio condominiale sono contenute obbligatoriamente nel regolamento di condominio, come previsto dall’art. 1138 c.c..
Una violazione del decoro dell’edificio si verifica quando vengono apportate modifiche non autorizzate, che alterano l’aspetto originale dell’edificio, come ad esempio cambiare il colore delle finestre o aggiungere strutture non conformi.
Il codice civile tratta del decoro architettonico in relazione alle innovazioni, proibendo quelle che alterano
l’aspetto di un edificio (art. 1120, ultimo comma, c.c.), e stabilendo che il regolamento condominiale deve
contenere norme per proteggere il decoro dell’immobile (art. 1138, primo comma, c.c.).
Dal punto di vista giurisprudenziale, il decoro architettonico riguarda l’estetica complessiva dell’edificio e la sua identità. Questo concetto si applica a qualsiasi edificio che abbia una certa armonia e identità nella sua fisionomia.
L’alterazione del decoro architettonico, per essere rilevante, deve causare un danno economico, diminuendo il valore dell’edificio o delle sue parti. Il regolamento condominiale può fornire linee guida sul rispetto del decoro architettonico, indicando quali comportamenti siano vietati. Risulta evidente che la protezione del decoro è essenziale per mantenere l’identità e il valore di un edificio.
Nel corso degli anni, diverse sentenze hanno contribuito a chiarire e definire il concetto di decoro
architettonico, stabilendo precedenti importanti per la tutela del patrimonio architettonico. La recente
ordinanza, n. 17920/2023, della Corte di Cassazione esplora il conflitto tra considerazioni estetiche e di decoro degli edifici condominiali e l’importanza dell’efficientamento energetico. Si evidenzia un caso in cui una condomina ha fatto installare un cappotto termico per migliorare l’efficienza energetica, ma un vicino ha contestato l’alterazione estetica della facciata. La Corte di Cassazione ha stabilito che anche gli edifici di scarso valore estetico possono subire danni al decoro architettonico. Viene enfatizzata l’importanza di bilanciare entrambi gli obiettivi e si sottolinea che anche modifiche apparentemente minori possono influire sul decoro.
Nel caso in esame, le ragioni di salvaguardia del decoro architettonico sono prevalse sull’installazione del cappotto termico e sul consequenziale efficientamento energetico del fabbricato. Viene, pertanto, sancito il principio per cui le esigenze di riqualificazione energetica non possono prevalere sulla necessità di rispettare l’estetica del condominio.