
Case Green e Green ecology: Verso un futuro più consapevole, sostenibile e innovativo a partire dalle piccole consuetudini e scelte quotidiane
In tema di sostenibilità e di efficientamento energetico, risulta opportuno affrontare il tema delle cosiddette “Case green”, ricordando che a gennaio 2024 il Parlamento europeo ha emanato ladirettiva “case green”, avente lo scopo di ridurre le emissioni inquinanti e quindi il consumo di energia nell’ambito edilizio entro il 2030, in particolare, una riduzione intorno al 20% per gli edifici residenziali, entro il 2035.
Per “case green” si intendono abitazioni ecologiche di nuova costruzione, con classe energetica A e B, pensate per ridurre l’impatto ambientale e massimizzare l’efficienza energetica delle stesse, puntando su differenti linee di azioni e parametri su cui intervenire, tra i quali:
- l’utilizzo di fonti rinnovabili come pannelli solari, impianti fotovoltaici
- l’utilizzo di un design smart con sistemi di riscaldamento e raffreddamento più efficienti
- l’uso di materiali per la costruzione a basso impatto ambientale, non tossici ed ecosostenibili, preferibilmente riciclabili
- la gestione maggiormente efficiente e sostenibile di alcuni aspetti della vita quotidiana, come quella relativa allo smaltimento dei rifiuti.
estremamente connesso alla “Green ecology”, in quanto riveste una funzione decisiva per la salvaguardia dell’ambiente (si pensi a quanto l’accumulo di scarti possano comportare l’inquinamento di aria, suolo, acqua).
In tale contesto quindi, l’orientamento sarà quello di adottare soluzioni che possano rendere minimo l’impatto ambientale degli scarti e dei rifiuti generati da ognuno di noi. Tra alcune delle soluzioni che in tale contesto si stanno sviluppando, il compostaggio domestico ne è un curioso esempio, consistendo nel riutilizzo di scarti alimentari e materiale vegetale, attraverso compostiere domestiche, che trasformano questi rifiuti organizzi in compost da utilizzare come fertilizzante di origine completamente naturale per le proprie piante (adottando di conseguenza misure che possano allontanare in maniera non violenta, eventuali animaletti, che possono esserne in qualche modo attratti). Quanto detto, con lo scopo di ridurre la quantità di rifiuti organici accumulati in discarica.
Importante è anche il tema del riciclaggio dei materiali, come altro metodo per attuare comportamenti più sostenibili, occupandosi di separare in maniera precisa i materiali riciclabili come carta, plastica, vetro e metallo e occuparsi che vengano consegnati in centri di riciclaggio locali. Si stanno anche sviluppando sistemi di smaltimento dei rifiuti a basso impatto ambientale come i trituratori, i quali, sempre in ottica di riduzione dei rifiuti inviati alle discariche, triturano in piccole particelle i rifiuti alimentati per essere poi trattate e anche convertite in energia
Una raccolta dei rifiuti basata sull’ottica di ridurre a monte la quantità di rifiuti che arriva alle discariche, comporta ad una riduzione di emissioni di gas serra e di inquinamento, associato alla loro decomposizione. Questa spinta verso la green ecology, anche supportata dalle c.d. “Case green” previste dal Decreto, contribuirebbe a consentire una più efficiente ed efficace gestione della raccolta differenziata, in quanto questi complessi, sono tra l’altro già dotati di spazi condominiali, destinati proprio a locali pattumiera, solitamente collocati ai pianti terra o ai locali cantine, dove per l’appunto i residenti portano i propri rifiuti domestici.
Laddove non vi risulta spazio sufficiente, se per esempio esiste un cortile, solitamente il posizionamento di tali cassonetti avviene al loro interno (facendo attenzione ad eventuali pratiche comunali previste per la loro installazione, qualora si facesse superficie coperta e si configurasse un intervento di nuova costruzione). Si ricorda ad ogni modo che individuare un locale o una zona necessaria per una raccolta dei rifiuti più ordinata ed efficace è fondamentale, anche ove nel condominio, vi coesistano proprietà a destinazione abitativa o attività commerciali, che producono una notevole quantità di rifiuti, fatto sempre salvo l’articolo 1102 del codice civile, riguardante l’utilizzo della cosa comune, che afferma che ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto.
Infine, per quanto concerne la locazione di tali cassonetti, è pacifica l’osservanza di due articoli del codice civile, il nr 889 c.c. che obbliga chiunque voglia mettere i bidoni lungo il confine della proprietà a rispettare la distanza di almeno due metri dal confine con la proprietà individuale più prossima e l’articolo nr 844 c.c. che specifica come il proprietario di un immobile non possa impedire l’emanazione di fumi e odori provenienti dal vicinato se non superano la soglia della tollerabilità e se non arrecano danni a cose.