Consapevolezza finanziaria e crescita personale, una combinazione vincente
Il termine MINDSET è ormai entrato a far parte della parlata corrente in molti settori, tuttavia, non
possiamo affrontare l’argomento senza conoscerne prima la corretta definizione.
Letteralmente significa “mentalità” ed è indicato per descrivere un atteggiamento o, meglio, un
particolare modo di porsi davanti alle sfide e agli eventi che la vita ci offre. Non tutti, a seguito di
una “caduta” sono in grado di trovare la giusta motivazione per andare avanti più forti e
determinati di prima, ma è vero anche che è sempre possibile migliorare e lavorare sulla propria
crescita personale per imparare a non arrendersi e a ripartire con una marcia in più!
7 BUONI MOTIVI PER ABBRACCIARE IL MINDSET DELLA CRESCITA PERSONALE
Ho parlato in un precedente articolo ( https://emanuelageraca.it/cambia-le-tue-convinzioni-sevuoi-cambiare-la-tua-vita/ CAMBIA LE TUE CONVINZIONI SE VUOI CAMBIARE LA TUA VITA) della
paura di fallire che, molto spesso, ci tiene fermi in situazioni stagnanti e poco soddisfacenti che non
hanno più nulla da darci e che ci rendono infelici.
Coltivare un mindset della crescita è essenziale per uscire da certi circoli viziosi e trovare la giusta
spinta verso la piena realizzazione di sé, soprattutto se si impara a considerare gli errori come un
punto di partenza, piuttosto che come un fallimento personale.
La psicologa americana Carol Dweck, per oltre un decennio, si è focalizzata sullo studio
dell’atteggiamento assunto dalle persone davanti alla sconfitta, indagando sui fattori che spingono
le persone ad affrontare gli eventi avversi in modo diametralmente opposto. A fare la differenza tra
chi si abbandonava alla rassegnazione e coloro che si rimboccavano le maniche e andavano avanti
per la loro strada era l’atteggiamento mentale, il cosiddetto mindset.
Grazie all’impegno costante e a un’attitudine positiva ci si può liberare dalle catene della schiavitù
mentale e arrivare a poter dire, come fece l’inventore Edison: “Non ho fallito. Ho solamente
provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”.
La cosa più interessante emersa dagli studi è che, realizzare appieno le proprie capacità e
potenzialità come persona, può incidere positivamente anche su un team di lavoro o su un nucleo
famigliare.
ESERCITARE LA FORMA MENTIS PORTA OTTIMI RISULTATI, VEDIAMO QUALI
Coltivare un mindset della crescita aiuta a progredire sotto diversi aspetti, ecco quali:
Sicurezza e fiducia in te stesso: Imparare costantemente aumenta la tua competenza e ti
rende più sicuro di te stesso, portandoti a contribuire di più in ambito professionale e personale.
Identità e allineamento: La crescita personale ti aiuta a comprendere meglio chi sei e ciò
che è veramente importante per te, contribuendo all’individuazione della tua parte più autentica.
Curiosità e senso critico: Mantenere una mente aperta e curiosa ti porta a sviluppare una
maggiore apertura mentale e a valutare le cose in modo critico, portando un’evoluzione nel tuo
pensiero e nelle tue azioni, che diventano sempre più ispirate ed efficaci.
Allargamento della visione: Imparare ti consente di ampliare i tuoi orizzonti e di considerare
obiettivi che potresti non aver mai pensato fossero possibili per te.
Problem-solving e nuove idee: Una mentalità della crescita favorisce la risoluzione di
problemi e l’ottimizzazione della vita attraverso l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.
Adattabilità al cambiamento: Ti rende più flessibile e resiliente, consentendoti di fare scelte
coraggiose e di affrontare i cambiamenti con maggiore intuito.
Mente attiva e allenata: La costante ricerca di apprendimento mantiene la tua mente attiva,
migliorando la concentrazione e la produttività.
MINDSET STATICO o MINDSET DELLA CRESCITA, IN QUALE TI IDENTIFICHI?
In uno dei suoi esperimenti, Carol Dweck assegnò a un gruppo di bambini di circa dieci anni dei
problemi da risolvere la cui difficoltà era superiore a quella considerata adatta per quell’età.
Alcuni dei bambini coinvolti, reagirono con un entusiasmo a dir poco contagioso, affermando di
essere pronti e felici di affrontare la sfida mentre altri ebbero la reazione opposta e, in preda
all’ansia, ammisero di essere scoraggiati e impauriti. Alcuni piansero, nonostante gli fu detto che
l’eventuale risultato negativo non avrebbe influito sul loro giudizio scolastico.
È ciò che capita anche a molti adulti di fronte alle difficoltà, infatti, alcuni reagiscono con quella che
viene chiamata MENTALITÀ STATICA, mentre altri con una MENTALITÀ DINAMICA.
Le persone con una mentalità statica evitano le sfide a tutti i costi perché hanno paura di fallire.
Preferiscono restare nella propria zona di comfort, timorosi di non essere all’altezza e credono di
non avere il talento necessario per raggiungere il successo. Di fronte agli ostacoli si arrendono
facilmente, sono sempre alla ricerca di riconoscimenti da parte degli altri e spesso si sentono
invidiosi dei loro traguardi.
Al contrario, chi possiede una mentalità dinamica considera le sfide come opportunità e grazie alla
resilienza non si arrende, anzi, impara dai propri errori e riparte alla costante ricerca di un
miglioramento. Questo non significa che non abbia debolezze, piuttosto, che le riconosce e si
applica per superarle. Inoltre, sa accettare le critiche, chiamandole feedback, ottimo strumento per
riflettere sulle azioni compiute e su come metterne in campo di più efficaci. Il successo degli altri è,
per questo tipo di personalità, fonte d’ispirazione.
IN PALESTRA PER ALLENARE IL MINDSET
L’ho detto, lo ridico e non finirò mai di ripeterlo: anche la mente può essere allenata e diventare più forte, esattamente come un muscolo.
Si può fare in vari modi, l’importante è partire da un’attenta analisi dei meccanismi che mettiamo in
atto quando si tratta di affrontare nuove sfide o di superare situazioni negative, anche sul lavoro.
Cosa scatta dentro di noi, quando pensiamo di non avere gli strumenti per affrontare un
determinato compito? Cosa ci blocca? Di cosa abbiamo paura? Del giudizio altrui?
Iniziare a rispondere a queste domande è fondamentale per poi poterci chiedere quali potenzialità
sarà necessario allenare per impedire a certe dinamiche di manifestarsi e d’impedirci il successo
che meritiamo.
Più ci concentriamo sulle nostre risorse interiori e meno ci sentiremo in balìa di fattori esterni alla
nostra volontà.
Attenzione, però, perché di molti comportamenti limitanti non ci accorgiamo ed è difficile
individuarli da soli; serve la palestra adatta e, in qualche caso, un buon personal trainer!